river eye

River Eye: Blue Eco Line aguzza lo sguardo

Partono ufficialmente i primi trials per testare il nuovo sistema di monitoraggio

Giovedì 11 febbraio – Un raggio di sole fa capolino fra le colline toscane, come se volesse annunciare agli alti cipressi e ad ancora spenti filari di viti l’imminente arrivo della primavera. Accettando l’invito del sole a portare il naso fuori dall’uscio, sempre dietro il sicuro abbraccio della mascherina, Blue Eco Line si prepara alla prima spedizione di questo 2021 con l’obiettivo di testare finalmente sul campo il nostro nuovo sistema di monitoraggio: River Eye.

A guidare la spedizione è Lorenzo, leader della start-up, accompagnato da Camilla e Martino. A fare da burattinaio nell’ombra c’è Michael, esperto di robotica, pronto a gestire da remoto il sistema di visione. La squadra, armata di cappotti e centraline, si è diretta al Mugnone, un piccolo torrente che scorre nella periferia fiorentina per poi unirsi al ben più nobile fiume Arno. Date le sue limitate dimensioni e la ridotta portata in questo periodo dell’anno, il Mugnone rappresenta un sito ideale per i primi test.

Superati i primi problemi tecnici, il team riesce ad installare e connettere con successo centralina e telecamere ed è pronto per iniziare il monitoraggio dei rifiuti plastici trasportati dal fiume. Le telecamere, puntate sul letto del corso d’acqua, registrano tutto ciò che scorre: da una bottiglietta a un sacchetto di plastica e frammenti di polistirolo, ma anche lattine, foglie, rami secchi e altro materiale.

Il sistema di visione funziona e le immagini registrate vengono caricate sul cloud. Il prossimo passo sarà, partendo da queste immagini, quello di insegnare alla rete neurale a distinguere la plastica dal resto del materiale flottante, così da rendere il monitoraggio autonomo, efficiente e immediato. River Eye è un occhio sul fiume e Blue Eco Line ha già iniziato ad aguzzare lo sguardo.

Vai a tutti gli articoli